La leggenda del Pettirosso.



Nella stalla dove stavono dormendo Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù, il fuoco si stava spegnendo. Presto ci furono soltanto alcuni tizzoni ormai spenti. Maria e Giuseppe sentivano freddo, ma erano cosi stanchi che si limitavano ad agitarsi inquieti nel sonno.

Nella stalla c’era un altro ospite: un uccellino marrone.
Era entrato nella stalla quando la fiamma era ancora viva; aveva visto il piccolo Gesù
e i suoi genitori, ed era rimasto tanto contento che non si sarebbe allontanato
da lì neppure per tutto l’oro del mondo.

Quando anche le ultime braci stavano per spegnersi, l’uccellino pensò al freddo che avrebbe patito il bambino messo a dormire sulla paglia della mangiatoia.
Spiccò il volo e si posò su un coccio accanto all’ultima brace.

Cominciò a battere le ali facendo aria sui tizzoni perchè riprendessero ad ardere.
Il piccolo petto bruno dell’uccellino diventò rosso per il calore che proveniva dal fuoco,
ma il pettirosso non abbandonò il suo posto. Scintille roventi volarono via dalle brace e gli bruciarono le piume del petto ma egli continuò a battere le ali finchè alla fine tutti i tizzoni arsero in una bella fiammata. Il piccolo cuore del pettirosso si gonfiò di orgoglio
e di felicità quando il Bambino Gesù sorrise sentendosi avvolto dal calore.

Da allora il petto del pettirosso è rimasto rosso, come segno della sua devozione
al Bambino di Betlemme.

3 commenti:

Anna-Marina ha detto...

che bellina!...riesci a trovarne una nuova che non sia una telenovela?

Anna-Marina ha detto...

Mi spiego meglio: ovviamento per telenovela mi riferivo a quella americana, pubblicata più su, non al pettirosso.

Valentina ha detto...

Io non ho capito i commenti della zia. Ad ogni modo questa storia è sempre stata una delle mie preferite. Questo Calendario è bellissimo ed è commovente essere accompagnati ogni giorno verso il Natale.